19 Mar MENZIONE SPECIALE AL SUDESTIVAL
Monopoli, 19 marzo 2018. Al Massimo Ribasso si è aggiudicata la menzione speciale del Sudestival, il Festival lungo un inverno dedicato al cinema d’autore italiano. A ritirare il premio il regista Riccardo Jacopino.
La giuria ha assegnato la menzione speciale “per l’originalità del soggetto, che mescola abilmente le suggestioni delle storie di genere con la tensione etico-civile tipica del migliore cinema italiano del passato. Ma originale e lodevole è anche l’impianto produttivo di questo film, che nasce dal basso, piccolo e indipendente, ma con la grande ambizione di toccare gli spettatori con una “fiaba civile”, emozionante e a tratti poetica“.
Al Massimo Ribasso è il primo lungometraggio della Cooperativa Arcobaleno che racconta la storia di Diego, che lavora per conto di aziende legate alla mafia per spiare i concorrenti che partecipano alle gare d’appalto. Non solo: fornisce la cifra esatta che, nelle aste al massimo ribasso, le aziende metteranno in busta. Nessuno sa come ci riesca, è il suo segreto. Non si fa domande, lavora per i cattivi, ma vive con le vittime e solidarizza con loro. Una donna lo costringerà a scegliere da che parte stare.
Il film è stato presentato in anteprima fuori concorso all’ultima edizione del Torino Film Festival nella sezione Festa mobile/Film Commission Torino Piemonte.
Al Massimo Ribasso è scritto da Riccardo Jacopino, Tommaso Santi, Manolo Elia e Giovanni Iozzi e realizzato grazie al contributo di Rai Cinema, Fondazione CRT, Coopfond, IREN, Unipol-Sai, FCTPiemonte e delle tante cooperative sociali, aziende e privati che hanno aderito alla campagna di crowdfunding. Nel cast Matteo Carlomagno, Viola Sartoretto, Alberto Barbi, Francesco Giorda, Stefano Dell’Accio e l’amichevole partecipazione di Luciana Littizzetto.
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Scrive Dario Fasano sul Corriere del Mezzogiorno:
Chiude con Al massimo ribasso, un film coraggioso e ambizioso, il concorso della diciannovesima edizione del Sudestival, la rassegna cinematografica in svolgimento a Monopoli diretta da Michele Suma. Il film del regista toscano Riccardo Iacopino, sulla mala che specula sulle gare d’appalto, è il primo in Italia prodotto da una cooperativa sociale (la Coop Arcobaleno) attraverso il finanziamento collettivo del «crowdfunding».
Al massimo ribasso, presentato all’ultimo Torino Film Festival, «Non è un film sulla mafia – spiega il regista – ma una sorta di favola civile». Non cronaca spicciola ma la descrizione di sentimenti «universali». Un punto di vista diverso, quello di Iacopino, che sta nel mezzo, quasi neutro, fra i buoni e i cattivi. Da qui nasce il personaggio di Diego, il protagonista interpretato da Matteo Carlomagno, un uomo che appare asettico e privo di sentimenti, che riesce ad appropriarsi di segreti industriali grazie ai quali alcune aziende mafiose vincono gare di appalto pubbliche. È il sottobosco degli intrecci tra corruzione e malavita, una realtà con la quale in molti oggi sono costretti a fare i conti. Fra gli interpreti (è presente in sette scene) anche Luciana Littizzetto. Impersona la presidente della coop che cerca di spiegare ai soci il suo impegno per non far perdere loro un appalto e i posti di lavoro.